Storia dei vecchi simboli…….

Il Partito Socialista Rivoluzionario Italiano è il più antico partito politico in senso moderno e la prima formazione organizzata della sinistra in Italia, oltre ad aver rappresentato anche il prototipo del partito di massa.

Partito fondato a Rimini dall’attivista socialista Andrea Costa nel 1881,(1) con il nome originario di Partito Socialista Rivoluzionario di Romagna, nel 1884 assunse la denominazione definitiva per confluire infine, nel 1893 nel Partito Socialista dei Lavoratori Italiani.

Il deputato socialista Andrea Costa, ”L’illustrazione popolare, Fratelli Treves Editori – Milano, 1882” (nasce a Imola il 30 novembre 1851  tra i fondatori del socialismo in Italia, primo deputato socialista della storia d’Italia deceduto a Imola il 19 gennaio 1910).

Il PSI nasce il 16 agosto 1892 a Genova come «Partito dei Lavoratori Italiani», assumendo l’anno seguente la denominazione di «Partito Socialista Italiano». Costituito dalla fusione dei vari circoli socialisti e operai organizzati su scala locale, il PSI manifestò sin dal suo congresso costitutivo una scarsa coesione interna, data la presenza di correnti sia moderate sia rivoluzionarie. Venne fondato il 21 gennaio 1921 a Livorno il Partito Comunista d’Italia come sezione italiana dell’Internazionale Comunista in seguito al biennio rosso, alla rivoluzione d’ottobre e alla separazione dell’ala di sinistra del Partito Socialista Italiano.

Il congresso parigino del 1937 affermò che la caduta del fascismo avrebbe dovuto portare l’Italia verso la “repubblica socialista”. Nel 1936 il PSI, che nel 1934 aveva firmato con il PCI un patto di unità di azione, partecipò alla guerra civile spagnola, insieme con comunisti, giellisti (Giustizia e Libertà) e repubblicani. I rapporti con i comunisti si inasprirono temporaneamente nel 1939, quando si venne a conoscenza del patto Ribbentrop-Molotov tra Stalin e il governo nazista, ma si riaggiustarono quando l’Unione Sovietica, aggredita dai tedeschi nel 1941, divenne una delle potenze determinanti nella guerra contro il regime di Hitler. 

Sandro Pertini nasce a Stella San Giovanni il 25 settembre del 1896, partigiano, primo socialista e unico esponente del PSI a ricoprire la carica di presidente della Repubblica Italiana. Nel primo dopoguerra aderì al Partito Socialista Unitario di Filippo Turati (1857-1932 tra i primi e più importanti leader del socialismo italiano e tra i fondatori a Genova nel 1892) e si distinse per la sua energica opposizione al fascismo. Perseguitato per il suo impegno politico contro la dittatura di Mussolini, nel 1925 fu condannato a otto mesi di carcere, e quindi costretto all’esilio in Francia. Contribuì a ricostruire il vecchio PSI fondando insieme a Pietro Nenni e Lelio Basso, il Partito Socialista di Unità Proletaria, deceduto a Roma il 24 febbraio del 1990.

Nel 1953 il PSI si batté, insieme con il PCI, contro la “legge truffa”, la quale prevedeva un premio di maggioranza per la lista che avesse conquistato la maggioranza assoluta dei voti. Attorno alla metà degli anni Settanta il PSI incontrò gravi difficoltà. In quegli anni, nel tentativo di ricreare una alleanza con il PCI, presentando una proposta di governo che comprendesse anche i comunisti, il PSI si vide ripagare la sua linea politica con un insuccesso elettorale. 

Nella foto a destra Enrico Berlinguer (1922-1984) con Bettino Craxi (1934-2000). (6)

Enrico Berlinguer nasce a Sassari il 25 maggio 1922, il padre era avvocato nobile e Cavaliere ereditario, antifascista e vicino alla massoneria (come molti intellettuali laici dell’epoca). La madre era Mariuccia Loriga, cugina della madre di Francesco Cossiga (1928-2010) e figlia del medico igienista Giovanni Loriga. (7) Berlinguer nel 1962 entrò nella segreteria del PCI e divenne responsabile della sezione esteri. Eletto segretario generale del partito nel 1972, mantenne tale ruolo fino alla prematura scomparsa dodici anni dopo, a seguito di un ictus che lo colpì durante un comizio, era l’11 giugno 1984 a Padova.

1) Figlio di Pietro Casadio e di Rosa Tozzi, Andrea nacque nel Palazzo Orsini di Imola, dove il padre svolgeva l’incarico di uomo di fiducia del ricco produttore e mercante di canapa Orso Orsini, amico intimo di Papa Pio IX, nonché zio e tutore di Felice Orsini. Dopo gli studi superiori si iscrisse all’Università di Bologna – Facoltà di Lettere – come semplice uditore, in quanto privo delle risorse economiche necessarie per l’iscrizione quale studente ordinario; poté comunque assistere alle lezioni di Giosuè Carducci e conoscere, fra gli altri, Giovanni Pascoli.

2) Partito socialista rivoluzionario di Romagna

https://www.treccani.it/enciclopedia/partito-socialista-rivoluzionario-di-romagna_(Dizionario-di-Storia)

3) Partito Socialista italiano (PSI) 14 agosto 1892

https://www.storiaememoriadibologna.it/partito-socialista-italiano-psi-334-organizzazione

4) Il Partito Socialista (1892-1994)

http://www.storiaxxisecolo.it/larepubblica/repubblicapartiti2.htm

5) Sandro Pertini

http://www.senato.it/leg/01/BGT/Schede/Attsen/00001844.htm

6) Enrico Berlinguer, a 30 anni dalla morte

7) Francesco Barbagallo, Enrico Berlinguer, Roma, Carocci, 2006.

8) Archivio elezioni storiche

https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=C&dtel=20/06/1976&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S

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Il sig. Giovanni Guarrisi legale (1794 c.-1869) di Francesco Cinquefrondi

Le informazioni dell’articolo possono cambiare con il ritrovamento di nuovi documenti (per informazioni scrivere all’ ACDRG E-mail assculturaledrguerrisi@gmail.com ).

Il sig. Giovanni Guarrisi (1794 c.-1869), figlio del sig. Francesco Guarrisi (1765 c. – 1835) e della sig. Caterina Cangemi-Gangemi (1767 c. – 1842). Il sig. Francesco Guarrisi 1765-1835 di Cinquefrondi figlio di Carmine (https://vincenzoguerrisi.wordpress.com/2023/05/10/francesco-guerrisi-1765-1835-di-cinquefrondi-figlio-di-carmine/).

Atto del 1812, Guerrisi sindaci di Cinquefrondi (https://tuttostoria770638580.wordpress.com/2022/04/27/guerrisi-sindaci-di-cinquefrondi/).

Atto di morte del 1869 del sig. Giovanni Guarrisi .

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1) Guerrisi sindaci di Cinquefrondi (https://tuttostoria770638580.wordpress.com/2022/04/27/guerrisi-sindaci-di-cinquefrondi/).

2) I sindaci di Cinquefrondi (RC) dal 1809 al 2022 , Vincenzo Guerrisi “Monografia da Altanum a Polistena territorio degli Itali-Morgeti” libro documento.

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Il sig. Michele Guarrisi civile (1793 c.-1829) di Francesco Cinquefrondi

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Il sig. Michele Guarrisi figlio del sig. Francesco Guarrisi (1765 c. – 1835) e della sig. Caterina Cangemi-Gangemi (1767 c. – 1842), Il sig. Francesco Guarrisi 1765-1835 di Cinquefrondi figlio di Carmine (https://vincenzoguerrisi.wordpress.com/2023/05/10/francesco-guerrisi-1765-1835-di-cinquefrondi-figlio-di-carmine/).

Atto di morte del sig. Michele del 1829.

Documento del 1810 il sig. Michele civile.

Documento del 1812, morte della sig. Caterina Guarrisi coniugata con il sig. Domenico Colloridi, domiciliati nel quartiere chiesa madre.

Atto del 1812 il sig. Michele Guarrisi proprietario, testimone del documento.

Febbraio 1813, la sig. Anna Maria Colloridi (1743-1813) deceduta a 70 anni, figlia del sig. Domenico Antonio e della sig. Caterina Guarrisi, vedova del sig. Fortunato Siggillò domiciliati nella strada Rosario. Magnifica Caterina Guarrisi coniugata con il Magnifico Michele Angelo Colloridi (https://vincenzoguerrisi.wordpress.com/2020/12/03/magnifica-caterina-guerrisi-coniugata-con-magnifico-michele-angelo-colloridi/).

1813 maggio

Documento ottobre 1813.


1) Guerrisi sindaci di Cinquefrondi (https://tuttostoria770638580.wordpress.com/2022/04/27/guerrisi-sindaci-di-cinquefrondi/).

2) I sindaci di Cinquefrondi (RC) dal 1809 al 2022 , Vincenzo Guerrisi “Monografia da Altanum a Polistena territorio degli Itali-Morgeti” libro documento.

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Il sig. Francesco Guarrisi 1765-1835 di Cinquefrondi figlio di Carmine

Le informazioni dell’articolo possono cambiare con il ritrovamento di nuovi documenti (per informazioni scrivere all’ ACDRG E-mail assculturaledrguerrisi@gmail.com ).

Il sig. Francesco Guarrisi (1765 c. – 1835) e la sig. Caterina Cangemi-Gangemi (1767 c. – 1842), dalla loro unione nasce: La sig. Maria Teresa Guarrisi monaca (1792 c.-1832), il sig. Michele Guarrisi civile (1793 c.-1829), il sig. Giovanni Guarrisi legale e sindaco (1794 c.-1869), la sig. Maria Giuseppe Guarrisi proprietaria (1798 c.-1839), la sig. Maria Carmela Guarrisi proprietaria (1801 c.-1839), il sig. Raffaele Guarrisi suddiacono (1804 c.-1826), la sig. Rachela Guarrisi suora (1811 c.-1829), la sig. Maria Raffaela Guarrisi (1812 -18–).

Atto di morte del 21 maggio 1835 del sig. Francesco Guarrisi (1765c.-1835) primo figlio del sig. Carmine e sig. Teresa Fazzari. Il sig. Carmelo Guarrisi e la sig. Teresa Fazzari (https://vincenzoguerrisi.wordpress.com/2020/11/27/il-sig-carmine-guarrisi-e-la-sig-teresa-fazzari-di-tritanti-cinquefrondi/).

Atto di morte del 21 maggio 1842 della sig. Caterina Cangemi-Gangemi proprietaria (1767c.-1842), moglie del sig. Francesco Guarrisi (1765 c.-1835), figlia del sig. Francesco Bruno e sig. Domenica Agostino.

Il sig. Michele Guarrisi civile (1793 c.-1829), figlio del sig. Francesco Guarrisi e la sig. Caterina Cangemi-Gangemi. Il sig. Michele Guarrisi civile (1793 c.-1829) di Francesco Cinquefrondi (https://vincenzoguerrisi.wordpress.com/2023/05/13/il-sig-michele-guarrisi-1793-c-1829-di-francesco-cinquefrondi/).

Il sig. Giovanni Guarrisi legale e sindaco (1794 c.-1869), figlio del sig. Francesco Guarrisi e la sig. Caterina Cangemi-Gangemi. Il sig. Giovanni Guarrisi legale (1794 c.-1869) di Francesco Cinquefrondi (https://vincenzoguerrisi.wordpress.com/2023/05/14/il-sig-giovanni-guarrisi-legale-1794-c-1869-di-francesco-cinquefrondi/).

La sig. Maria Teresa Guarrisi monaca (1792 c.-1832), figlia del sig. Francesco Guarrisi e la sig. Caterina Cangemi-Gangemi.  

La sig. Maria Giuseppa Guarrisi proprietaria (1798 c.-1839), figlia del sig. Francesco Guarrisi e la sig. Caterina Cangemi-Gangemi.   

La sig. Maria Carmela Guarrisi (1801 c.-1839), figlia del sig. Francesco Guarrisi e la sig. Caterina Cangemi-Gangemi. Il sig. Michele Guarrisi civile (1793 c.-1829) di Francesco Cinquefrondi (https://vincenzoguerrisi.wordpress.com/2023/05/13/il-sig-michele-guarrisi-1793-c-1829-di-francesco-cinquefrondi/).

Il sig. Raffaele Guarrisi suddiacono (1804 c.-1826), figlio del sig. Francesco Guarrisi e la sig. Caterina Cangemi-Gangemi.  

La sig. Rachela Guarrisi suora (1811 c.-1829), figlia del sig. Francesco Guarrisi e la sig. Caterina Cangemi-Gangemi.  

La sig. Maria Raffaela Guarrisi (1812 -18–), figlia del sig. Francesco Guarrisi e la sig. Caterina Cangemi-Gangemi.    

1812

1812

1813


1) Michele Guarrisi 1707-1777 probabile fondatore dell’altare del Crocifisso

2) Pietro Guarrisi 1687 uno dei fondatori degli altari di MaropatiDon Petro-Pietro Guarrisi-Guerrisi di Polistena anno 1629.

3) Il 24 marzo 1757, furono spedite delle bolle per l’istituzione della cappella del Crocefisso, della famiglia Guerrisi di Maropati e Cinquefrondi (L’altare sotto il titolo del Ss. Crocefisso di patronato della famiglia Guerrisi).

4) Don Michele Guerrisi 1715-1806 Arciprete di Cinquefrondi

5) LO STEMMA DI SAN GIORGIO MARTIRE DI MAROPATI DELLA FAMIGLIA GUERRISI DA MAROPATI A CINQUEFRONDI

6) La sig. Elisabeth Guarrisi e il sig. Domenico Zaccharia 1725 

7) Il sig. Domenico Guarrisi e la sig. Rosaria Macidonio-Macedonio di Tritanti-Cinquefrondi

8) Vincenzo Guerrisi “Monografia da Altanum a Polistena territorio degli Itali-Morgeti” libro documento.

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GIORNATA NAZIONALE DELLA LETTURA MARZO 2023

Il Presidente dell’Associazione Culturale Domenico Rocco Guerrisi, ringrazia il dott. Domenico Polito, editore della Casa Editrice Leonida, l’Avv. Eliana Carbone Presidente del Satellite dei Diritti Umani del Lions Club Carate Brianza Cavalieri, la Tesoriera Dott.ssa Teresa Fotia ed il Cerimoniere Avv. Radegonda Rositani.

Il 24 marzo presso la Casa Editrice Leonida, è stata celebrata la Giornata Nazionale della Lettura con un importante Convegno in cui vi sono state le relazioni dell’Avv. Eliana Carbone sull’Alfabetizzazione nel mondo, della Dott.ssa Manuela Scrofani del Gruppo “Nati per Leggere” e del Presidente dell’ACDRG Vincenzo Guerrisi sul Regno dei Morgeto ai Cavalieri Templari.

Nei suoi saluti il ​​dott. Domenico Polito ha sottolineato l’importanza della “Giornata Nazionale della Lettura” istituita in Italia il 15 Luglio 2009 dal Presidente del Consiglio dei Ministri ai fini della sensibilizzazione di tutti i cittadini e che purtroppo è un’attività che nel nostro Paese non registra dati Istat positivi anche se ultimamente vi è stato un lieve miglioramento.  “Ed è per questo – ha detto il Dott. Polito – che la Casa Editrice Leonida Edizioni, che rappresenta, ha accolto ben volentieri quest’iniziativa”.

L’Avv. Eliana Carbone ha evidenziato come il problema dell’analfabetismo è tutt’altro che trascurabile in quanto l’UNESCO ha stimato che al mondo il numero di analfabeti è di 781 milioni, di cui il 64% donne e per lo più in Asia, Africa, Stati Arabi, America latina. E che circa 262 milioni di bambini non hanno accesso all’Istruzione e 600 milioni di bambini e adolescenti non raggiungono i livelli minimi di apprendimento nelle scuole, e quindi non sanno leggere e fare i calcoli matematici. A questi si aggiungono 4 milioni di rifugiati che non possono frequentare la scuola. Ma la nostra Costituzione Italiana ci tutela con l’articolo 34 – ha detto Carbone – dichiarando che “La scuola è aperta a tutti e l’istruzione inferiore per almeno 8 anni è obbligatoria e gratuita, oggi 10 anni per la fascia di età compresa tra i 6 ei 16 anni, frena la dispersione scolastica. E quindi anche i minori stranieri vengono confermati altresì dall’art. 38 del Testo Unico sull’Immigrazione (D.lgs. n 286/1998) sono soggetti all’obbligo scolastico”.

La Dott.ssa Manuela Scrofani del Gruppo “Nati per Leggere” ha iniziato il suo intervento dicendo che il Programma è un programma nazionale di promozione della lettura promosso dall’Associazione Culturale Pediatri, dall’Associazione Italiana Biblioteche e dal CBS Centro per la Salute del bambino Onlus, perché si è capita l’estrema importanza del momento dell’avvicinamento del bambino alla lettura in famiglia e quindi del creare questo momento intimo tra genitore e bambino soprattutto nei primi mille giorni di vita del bambino e proseguendo poi in età prescolare. Si è riscontrato che migliorano le capacità cognitive del bambino e anche che vi è un accrescimento della capacità di linguaggio, di memorizzazione, di creatività e di problem-solving. “E per completezza – ha detto la Dott.ssa Scrofani – complementare rispetto al Programma NPL vi è il Programma Nati per la Musica perché anche i suoni emessi con la voce, con il corpo o con gli oggetti di uso quotidiano giocano un ruolo importante assieme alla lettura nello sviluppo del linguaggio, della creatività, della memorizzazione”.

Vincenzo Guerrisi Presidente dell’Associazione Culturale “Domenico Rocco Guerrisi” , a questo punto è iniziata la relazione dello scrittore, l’importanza della lettura per la crescita personale di ognuno di noi, illustrando ai presenti in aula con un viaggio indietro nel tempo le vicende storiche più importanti che vanno dalla costituzione del Regno dei Morgeti ai Cavalieri Templari, in quanto oltre che scrittore appassionato di storia antica soprattutto per quanto riguarda la nostra Terra di Calabria, è ricercatore da anni di documenti storici importanti ai fini della ricostruzione degli eventi del passato, lavoro da lui svolto soprattutto nelle varie chiese della Piana di Gioia Tauro, dove ha trovato documenti che vanno dal XVII al XX sec. Ha esposto delle ricostruzioni storiche, tratte dai propri libri “Monografia da Altanum a Polistena territorio degli Itali Morgeti” e “Re Italo ed il Regno dei Morgeti” di cui qui si riportano alcuni estratti: “Gli storici antichi narrano che Re Italo aveva due figli Morgeto e Roma, il primo figlio Morgetes riceve l’Italia (la Calabria) la seconda figlia Roma il Lazio, fondò la città di Roma…..”. Successivamente sui Normanni Guerrisi narra : “Tancredi d’Altavilla crescerà i propri figli come cavalieri abili alla spada ed alla lancia. Solo il primogenito avrà diritto di successione ed invece gli altri figli partono dalla Normandia per recarsi nell’Italia Meridionale dove si riversarono nel 1017 circa mentre In Inghilterra nel 1066…”. Lo scrittore ha concluso dicendo: “La nascita dei Cavalieri Templari si colloca nella Terrasanta al centro delle guerre cristiane ed islamiche scoppiate dopo la prima crociata indetta nel 1096”. 

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ASSOCIAZIONE CULTURALE DOMENICO ROCCO GUERRISI

L’ Associazione con sede in via Rinascita n. 1 Polistena cap. 89024 Reggio Calabria, C.F. 91034440809, e-mail assculturaledrguerrisi@gmail.com . L’Associazione si occupa di Storia, Cultura, Genealogia, Cavalieri di Altanum, Altavilla, d’Angiò, Rodi e Malta. Nasce il 28 ottobre 2020, l’ASSOCIAZIONE CULTURALE DOMENICO ROCCO GUERRISI.
L’ associazione prende il nome dal soldato polistenese Domenico Rocco Guerrisi ucciso dai nazisti nel 1945.

Domenico Guerrisi viene deportato nei campi di concentramento di Dachau, Ohrdruf, Buchenwald.

La seconda guerra mondiale è stato il più grande conflitto armato della storia e costato all’ umanità sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri, con una stima totale di morti che oscilla tra i 55 e i 60 milioni di individui.

Breve storia di un soldato polistenese.

Domenico Guerrisi nasce a Polistena il 26 agosto del 1921.

Il 18 maggio del 1940 si sposa nella chiesa di Santa Marina, con la sig. Concetta Dieni. Le pubblicazioni ecclesiastiche sono state eseguite nei giorni 5 e 12 maggio, residenti nella via Timpa numero 25.

“Nella paroecia S. Marinae Virginis civitatis Polistinae” viene registrato il primo figlio di Domenico e Concetta, deceduto pochi mesi dalla nascita, “mortui in mese Junii” anno domini 1941 die 30 mesis Junii, Guerrisi Vincentius filius Dominici et Dieni Concepta “mensium quattur”. Arciprete Alousius Guido. Il 30 aprile 1942 nasce il loro secondo genito Francesco (mio padre deceduto il 29 giugno 1993).

Domenico Rocco Guerrisi viene chiamato alle armi alla fine dell’anno 1942. Nel gennaio 1943, invia una lettera alla famiglia, datata 12 gennaio 1943, dove comunica una notizia poco allegra, si trovava in prigione, nel carcere di Peschiera del Garda (Verona), il Guerrisi cerca di ritornare a Polistena, ma viene catturato. Il 20 settembre 1943, un convoglio di 1790 soldati italiani, parte dall’Italia per arrivare nel campo di concentramento di Dachau il giorno 22, furono i primi italiani deportati in un campo concentramento (deportati in Germania in seguito all’evacuazione del carcere ordinato dai tedeschi).

Al soldato Guerrisi a Dachau gli viene assegnato il numero di matricola 54230 (trattati come animali), poi viene trasferito a Buchenwald il 4 dicembre del 1944, registrato con il nuovo numero 101.172 (internato a Ohrdruf sotto campo di Buchenwald). Nei registri tedeschi il cognome Guerrisi diventa Waris-Guerresi.

Il 12 gennaio 1945, viene trasferito al principale campo di Buchenwald, gli viene assegnato un nuovo numero 106.504. Inserito nel blocco 67, gruppo di detenuti malati e invalidi, sul posto di lavoro unita “20 a”, il numero si riferisce alle persone rese invalide. Deceduto a 23 anni, tra la fine di gennaio e aprile del 1945, con migliaia di deportati.

SOLDATO GUERRISI DOMENICO 1921-1945 (https://vincenzoguerrisi.wordpress.com/…/soldato…/).

*Giovanni Russo, Non dimenticateci! CADUTI E DISPERSI POLISTENESI NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE 2011.

*Vincenzo Guerrisi, Monografia da Altanum a Polistena territorio degli Itali-Morgeti, libro documenti 2021.

*Enzo Modulo Morosini, Libro d’Oro delle Famiglie Nobili e Notabili 2022.

https://www.facebook.com/groups/887815442027356/?multi_permalinks=892072504934983&notif_id=1604402659381662&notif_t=feedback_reaction_generic

Per comunicazioni inviare e-mail a: assculturaledrguerrisi@gmail.com

Poesia al soldato “Domenico Guerrisi”

L’Associazione Culturale “Domenico Rocco Guerrisi” ringrazio la sig. Francesca Cannata, per aver scritto la poesia al soldato Domenico, per la famiglia Guerrisi questa poesia ha un significato enorme.

Francesca Cannata nasce a Polistena nel 1955 , consegue la Laurea in Pedagogia presso l’ Università di Messina nel 1978. Ama la fotografia, scrive poesie e racconti. Dedica una poesia al militare Guerrisi Domenico Rocco deceduto nel 1945 a Buchenwald, per la ricorrenza del suo centenario.

Occhi ancora fanciulli

parlano con gratitudine al cielo.

È canto alla terra

volo leggero nel vento.

Ora

tutto muta in cupa tristezza

ogni gioia diviene paura.

Viene chiamato alle armi.

Dove lo porterà la guerra?

In quali sconosciuti luoghi

si aggirerà guardingo?

Ora

con occhi velati

disperato

congeda la moglie

e il suo sguardo accompagna

una mano tremante

tra i capelli del bimbo

e nel petto il cuore impazzisce

Ora

Immagini di anonimi luoghi

sostituiscono la timpa

scorrono come fotogrammi

di una pellicola incolore

mentre il carro si allontana

da ciò che gli è caro.

Dove lo porterà quel viaggio?

I ricordi spariscono

con la nebbia del mattino

lasciano spazio

ad un orizzonte sfocato

E… a un dolore straziante.

La guerra cambia tutto

Occulta il profumo dei fiori

mostra il grigiore

di albe e tramonti

ma non tocca la memoria

di ciò che è stato.

Una luce si diffonde

e rassicurante

dissipa quel buio

che odora di morte

e cancella i progetti

di una vita futura.

La vita… Pregio grandioso

perché donarlo alla guerra?

perché donarlo alla morte?

Avverte un pensiero

diventare ricorrente

diventare pressante

Così

matura la fuga.

Sostenuto da lucida follia

brama la casa.

La guerra…

non comprende

non giustifica

non conosce compassione

cattura, processa, condanna.

La sorte ancora inveisce

Deportato

da Dachau a Buchenwald

e al campo di Ohrdruf

Malnutrito, maltrattato, indebolito

anela il calar della sera

e su un letto di paglia

d’insetti infestato

aspetta la notte

per sognare la Timpa.

Ora

non gli appartiene il futuro

son altri a segnare il suo destino.

Corre per l’ultima volta

il pensiero alla sposa

ancor rivede la sua mano tremante

tra i capelli di un bimbo

Sorride.

Francesca Cannata

Agosto 2021

A Domenico Guerrisi

Per la ricorrenza del suo centenario

26 agosto 1921

26 agosto 2021

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Domenico Guerrisi, nasce a Polistena (Reggio Calabria) il 26 agosto 1921, residente a Polistena in Via Timpa n° 25 (Reggio Calabria).

Era in servizio presso il 52º Reggimento Artiglieria, Divisione Fanteria Torino– Arma o Unità: Artigliere, fu Vincenzo Guerrisi e Maria Concetta Pronestì.

Venne chiamato alle armi dal Distretto Militare di Reggio Calabria, venendo assegnato al 52º Reggimento Artiglieria, Divisione Fanteria Torino.

Il 12 gennaio 1943, scrive una lettera allo zio: dove dichiara che si trovava in carcere, perchè cerca di ritornare dalla famiglia, dal documento dell’Ufficio del Distretto militare di  Reggio Calabria, risulta, che Domenico si ribella alla guerra, si trova recluso nel carcere di Peschiera del Garda (Verona) per diserzione e insubordinazione. Condannato dal tribunale militare di guerra di Verona con sentenza del 31 marzo 1943, alla pena di anni sei e mesi sei.

Sempre dagli atti dell’Ufficio del Distretto militare di  Reggio Calabria, risulta, che in data 8 settembre 1943, mentre si trovava nelle carceri  di Peschiera del Garda, viene deportato in Germania in seguito all’evacuazione, ordinato dai tedeschi.

Si veniva così a conoscenza che, il Guerrisi arriva nel campo di concentramento di Dachau il 22 settembre, gli assegnano il numero di matricola 54230. La famiglia non ha più notizie di Domenico.

Trasferito nel campo di concentramento di Buchenwald il 4 dicembre 1944, registrato con il numero detenuto 101.172. Viene assegnato al campo di lavoro di Ohrdruf ( faceva parte del complesso concentrazionario di Buchenwald). Le condizioni di vita a Ohrdruf erano molto poveri; il 12 gennaio 1945 Domenico, si trovava in un gruppo di detenuti malati, trasferito di nuovo al principale campo di Buchenwald con il numero di matricola 106.504. Ospite nel blocco 67 viene messo a lavorare sul posto di lavoro Unità “20 a”; numero che si riferisce alle persone “invalide”. All’inizio di aprile del 1945 i migliaia di prigionieri furono costretti  alle marcia della morte , marcia forzata di prigionieri, di guerra o altra natura, sottoposti a digiuno, fatiche fisiche estreme, esposizione agli elementi, esecuzioni sommarie o maltrattamenti che ne provocano la morte. Il Guerrisi deceduto a 23 anni, tra la fine di gennaio e aprile del 1945, con migliaia di deportati.

1) Francesca Cannata – Poeti e Poesia (poetipoesia.com)

2) FRANCESCA CANNATA Archivi – Poeti e Poesia (poetipoesia.com)

3) Germoglidarte – Intervista a: Francesca Cannata https://germoglidarte.wordpress.com/2014/10/01/intervista-a-francesca-cannata/?fbclid=IwAR3Ym7WjsFVOh6b04nReH5kRvgX12REmI0ti5YBHxxkdij2b72PTLpswNw0

4) Attestato di riconoscenza luglio-dicembre 2022

5) Inaugurazione dell’ A.C.D.R.G. per la ricorrenza del centenario di Domenico Guerrisi 1921-1945.

Per comunicazioni inviare e-mail a: assculturaledrguerrisi@gmail.com

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CALENDARIO 2023 SAN GIORGIO E I SUOI COMUNI

L’Associazione Culturale “Domenico Rocco Guerrisi”, ringrazia il Sindaco di San Giorgio Morgeto Dott. Salvatore Valerioti.

L’archivio dell’ associazione culturale “Domenico Rocco Guerrisi”, si è arricchito di un’interessante calendario, a cura dell’ASSOCIAZIONE “SAN GIORGIO E I SUOI COMUNI” .

Nel calendario si trova lo stemma e la storia dei comuni che ogni anno aderiscono all’iniziativa dell’associazione. ASSOCIAZIONE CULTURALE “DOMENICO ROCCO GUERRISI” CALENDARIO 2023 I SANGIORGESI D’ITALIA – SAN GIORGIO E I SUOI COMUNI

San Giorgio Morgeto è un borgo dalle antiche origini, la cui fondazione risale, secondo il mito, ai tempi di Re Morgeto, figlio di Italo; situato a 512 m s.l.m. nel territorio del Parco Nazionale d’Aspromonte, grazie alla sua posizione strategica il paese è stato sempre un punto fondamentale per il controllo dell’ acceso alla piana di Gioia Tauro e alle alture appenniniche.

L’antico nome “Morgetum” fu mutato in San Giorgio tra il 986 e il 1075, in seguito al miracoloso salvataggio dalle incursioni dei saraceni, operato dal Santo di Cappadocia, titolare del locale monastero basiliano. Dopo l’unita di Italia, nel 1864, il sindaco Giuseppe Bonini e i consiglieri decisero di aggiungere al nome di San Giorgio quello antico di Morgeto, ricomponendo in tal modo due momenti fondamentali della storia del borgo.

In età medievale il nucleo originario era costituito da un monastero e da una Chiesa fondati dai monaci basiliani. I ruderi di un Castello in cima ad una collina attestano la presenza di un centro fortificato di epoca normanna (IX-X secolo) che nel tempo acquistò importanza.

L’abitato vero e proprio era sorto e cresciuto molto, in seguito alla distruzione della città di Altano o Casignano, sita a tre miglia di distanza, poichè i suoi abitanti fuggirono qui dalla loro patria distrutta. Per quanto riguarda Altano (o Casignano) essa fu edificata dai greci nella vicinanza di San Giorgio Morgeto, un luogo sicuro dove trovare riposo durante i lunghi viaggi dallo Jonio al Tirreno. Di ciò che edificarono i greci non rimane nulla. Altanum è stata un’antica città creduta vescovile, patria del pontefice San Eusebio, aggredita più volte nel corso della storia.

I dodici mesi dell’anno San Giorgio e i suoi comuni.

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1) ASSOCIAZIONE “SAN GIORGIO E I SUOI COMUNI”

sede legale: Via A. Volta, 4 – 46051 San Giorgio Bigarello (MN).

2) La chiesa di S. Eusebio di Altanum fondata dalla famiglia Milano nel 1729

3) Da Re Morgeto ad Altanum-San Giorgio Morgeto

4) Il castello di San Giorgio Morgeto

5) Riscoperta una mappa del 1595 d.C. sul popolo dei Morgetes-Brutii

6) IL FONDO MILANO

7) Polistena vista da Altanum antica città del regno dei Morgeti

8) La famiglia Milano Marchesi di S. Giorgio e Polistena

9) I sindaci di San Giorgio Morgeto (RC) dal 1863 al 2016

10) Polistena vista da Altanum – Arte e Storia VG (wordpress.com)

Per comunicazioni inviare e-mail a: assculturaledrguerrisi@gmail.com


© Tutti i diritti riservati.

Il 18 dicembre, a San Giorgio Morgeto, si terrà il convegno su Altanum “DAL PASSATO AL FUTURO”

Biblioteca comunale di San Giorgio Morgeto 18 dicembre

L’Associazione Culturale Domenico Rocco Guerrisi presenta

CONVEGNO DAL PASSATO AL FUTURO “L’ANTICA CITTÀ DI ALTANUM”

Per comunicazioni inviare e-mail a: assculturaledrguerrisi@gmail.com

CONVEGNO DAL PASSATO AL FUTURO “L’ANTICA CITTÀ DI ALTANUM”

*Saluti del presidente dell’associazione

*Video – Altanum antica città della Magna Grecia

*Descrizione della Mappa del Regno dei Morgeti

*Descrizione della Strada Troiana

*Guerra del 986 d.C.

*Audio della Principessa Monia Giovanna discendente della famiglia d’Angiò di Provenza

Il progetto di diffondere la storia dell’antica Città di Altanum e del Regno dei Morgeti continua!

L’Associazione Culturale Domenico Rocco Guerrisi ringrazia tutte le persone che in questi anni ci hanno seguito nelle ricerche 📖

E’ IMPORTANTE CONOSCERE LA STORIA DI ALTANUM E MORGETO, ALTANUM ERA COME LA CAPITALE DEL REGNO DI RE MORGETO, IL TERRITORIO DI ALTANUM ERA TALMENTE VASTO CHE SI ESTENDEVA DA LAUREANA A TAURIANOVA: CONFINAVA CON: MEDMA, METAURUS, MILETUS, TAURIANUM, HIPPONUM E LOCRI EPIZEFIRI.

L’antica Città di Altanum si trova nel regno di Re Morgeto.

Si narra che Morgeto fu successore di Re Italo/Italos, il quale governò l’antica Italia, sino a quando il suo regno fu conquistato dai Bruzi.

I Morgeti (in greco antico: Μόργητες, in latino: Morgētes) furono un antico popolo, che faceva parte del gruppo delle cosiddette genti “italiche” che occuparono le aree estreme meridionali della penisola italiana e parte della Sicilia. Da Re Morgeto a San Giorgio Morgeto

(https://vincenzoguerrisi.wordpress.com/…/da-re-morgeto…/).

Altanum, città risalente al VI secolo: gli scavi, condotti nel 1921 da Vincenzo De Cristo su incarico di Paolo Orsi portarono alla luce due monete in bronzo (VI-VII sec. circa) attestando l’età della città. L’epoca della città di Altanum si deve riportare al regno di re Morgeto, di cui scrive Plinio il Vecchio, Strabone e Proclo, e lo storico Stefano di Bisanzio: “Morges in Italia regnavit sub annum mundi 2349” (Diction. Stor.). Viene anche nominata un anno dopo, nel 2350, da Girolamo Enniges. La città è menzionata nell’Itinerario antonino. Polistena vista da Altanum antica città del regno dei Morgeti

(https://tuttostoria770638580.wordpress.com/…/polistena…/).

Altanum venne distrutta da re Totila (Baduila, meglio noto con il nome di Totila fu re degli Ostrogoti deceduto nel 552), il quale gli cambiò il nome in Casignano. Distrutta nel 986 d.C. dai Saraceni.

Giovanni Fiore da Cropani, nella sua opera Della Calabria illustrata, scrive del Papa S. Eusebio (Papa martire e pontefice) ci riferisce che nasce nella città di Casignano, nella sua patria viene creato l’ordine dei cavalieri di Cassignana (per difesa del pontefice). Documenti dicono che il suo corpo viene sepolto nella via Appia, nel cimitero di Callisto il 26 settembre 311.

Nel 1729 la famiglia Milano fa costruire sul suolo della distrutta città, una chiesa dedicata a Sant’Eusebio pontefice, distrutta dal terremoto del 1783. La chiesa di S. Eusebio di Altanum fondata dalla famiglia Milano nel 1729 (https://tuttostoria770638580.wordpress.com/…/la-chiesa…/).

Riscoperta una mappa del 1595 d.C. sul popolo dei Morgetes-Brutii (https://laverastoria.home.blog/…/riscoperta-una-mappa…/).

Rara mappa da Orthellius del 1595 d.C. l’Italia i Brutii-Morgetes Magna Grecia e Locri-Epizephyrij

(https://vincenzoguerrisi.wordpress.com/…/rara-mappa…/).

“Monografia da Altanum a Polistena territorio degli Itali-Morgeti” libro documento gennaio 2021

(https://vincenzoguerrisi.wordpress.com/…/monografia-da…/).

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Il presidente dell’Associazione Culturale Domenico Rocco Guerrisi, ringrazia la Gazzetta del Sud – 18 dicembre 2022.

Attilio Sergio
SAN GIORGIO MORGETO

Vincenzo Guerrisi, presidente dell’associazione ”Domenico Rocco Guerrisi”, <<ha sottolineato come la storia dell’antica Città dei Morgeti e di Altanum, ci insegna che per secoli, in questo territorio, dominò un popolo fiero e forte, i Morgeti, che crearono un grande territorio urbano che si estendeva dalla Piana fino alle catena montuosa delle Serre, e che confinò con la Repubblica di Locri>>.

Il presidente dell’Associazione Culturale Domenico Rocco Guerrisi, ringrazia il Quotidiano del Sud – 21 dicembre 2022.

Di Piero Catalano
SAN GIORGIO MORGETO
Da Altanum a una nuova città

Ad illustrare dettagliatamente la storia dell’ antica “Città dei Morgeti” e di “Altanum” è stato il ricercato ed esperto in materia Vincenzo Guerrisi, presidente dell’associazione ”Domenico Rocco Guerrisi” e autore di una pregevole monografia proprio su “Altanum”, <<per secoli, in questo territorio – a detto – dominò un popolo fiero e forte, i Morgeti, che crearono un grande territorio urbano. Tanti sono i documenti ritrovati e oggi abbiamo anche le mappe e la storia di quella antica città, che rappresenta un esempio di unità territoriale in quest’area>>.

Il presidente dell’associazione ringrazia tutti i partecipanti in particolare la mia famiglia e il sig. Tiziano Scattarreggia.

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VI AUGURO BUONE FESTE!😇🌹

L’associazione culturale “Domenico Rocco Guerrisi”, ringrazia il Sindaco di San Giorgio Morgeto Dott. Salvatore Valerioti.

L’archivio dell’ associazione culturale “Domenico Rocco Guerrisi”, si è arricchito di un’interessante calendario, a cura dell’ASSOCIAZIONE “SAN GIORGIO E I SUOI COMUNI” .

Nel calendario 2023 si trova lo stemma e la storia dei comuni che ogni anno aderiscono all’iniziativa dell’associazione.

Continua a leggere CALENDARIO 2023 I SANGIORGESI D’ITALIA – SAN GIORGIO E I SUOI COMUNI (https://associazioneculturaledomenicoroccoguerrisi.wordpr…).

San Giorgio Morgeto è un borgo dalle antiche origini, la cui fondazione risale, secondo il mito, ai tempi di Re Morgeto, figlio di Italo; situato a 512 m s.l.m. nel territorio del Parco Nazionale d’Aspromonte, grazie alla sua posizione strategica il paese è stato sempre un punto fondamentale per il controllo dell’ acceso alla piana di Gioia Tauro e alle alture appenniniche.

L’antico nome “Morgetum” fu mutato in San Giorgio tra il 986 e il 1075, in seguito al miracoloso salvataggio dalle incursioni dei saraceni, operato dal Santo di Cappadocia, titolare del locale monastero basiliano. Dopo l’unita di Italia, nel 1864, il sindaco Giuseppe Bonini e i consiglieri decisero di aggiungere al nome di San Giorgio quello antico di Morgeto, ricomponendo in tal modo due momenti fondamentali della storia del borgo.

In età medievale il nucleo originario era costituito da un monastero e da una Chiesa fondati dai monaci basiliani. I ruderi di un Castello in cima ad una collina attestano la presenza di un centro fortificato di epoca normanna (IX-X secolo) che nel tempo acquistò importanza.

L’abitato vero e proprio era sorto e cresciuto molto, in seguito alla distruzione della città di Altano o Casignano, sita a tre miglia di distanza, poichè i suoi abitanti fuggirono qui dalla loro patria distrutta. Per quanto riguarda Altano (o Casignano) essa fu edificata dai greci nella vicinanza di San Giorgio Morgeto, un luogo sicuro dove trovare riposo durante i lunghi viaggi dallo Jonio al Tirreno. Di ciò che edificarono i greci non rimane nulla. Altanum è stata un’antica città creduta vescovile, patria del pontefice San Eusebio, aggredita più volte nel corso della storia.

Il presidente dell’Associazione Culturale Domenico Rocco Guerrisi, ringrazia lo staff di Calabria dreamin.

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1) CONVEGNO DAL PASSATO AL FUTURO “ALTANUM”

2) Polistena vista da Altanum antica città del regno dei Morgeti

3) CONVEGNO DAL PASSATO AL FUTURO “ALTANUM” 18-12-2022

4) CONVEGNO DAL PASSATO AL FUTURO “ALTANUM”

5) CONVEGNO DAL PASSATO AL FUTURO ”L’ANTICA CITTA’ DI ALTANUM”

6) Una giornata natalizia a san giorgio morgeto https://fb.watch/hBD6TSsx6m/

7)

8)

9) SAN GIORGIO MORGETO (RC): CONVEGNO “DAL PASSATO AL FUTURO” 2

(https://www.reggiotv.it/notizie/cultura/89165/san-giorgio-morgeto-rc-convegno-dal-passato-al-futuro?fbclid=IwAR17c1D_NwaVMhW7nk28B9YzBn9Atu-HJWhMv28DX7tTVeZEd2zs5vVV74c).

10) “Monografia da Altanum a Polistena territorio degli Itali-Morgeti” libro documento

11) IL FUTURO DELLA NUOVA CITTÀ DELLA PIANA, SE NE È DISCUSSO A SAN GIORGIO MORGETO

(https://www.reggiotv.it/notizie/politica/89337/il-futuro-della-nuova-citta-della-piana-se-ne-e-discusso-a-san-giorgio-morgeto?fbclid=IwAR1jPuwGMr30UUROsbAooajlIqLAbrmYzgAi6MjfG_d_xFVBc7IvSoOwC6U)

12) SAN GIORGIO MORGETO (RC): CONVEGNO “DAL PASSATO AL FUTURO” 1

(https://www.reggiotv.it/notizie/cultura/89165/san-giorgio-morgeto-rc-convegno-dal-passato-al-futuro?fbclid=IwAR1oO12nDi1RRTGd2dD6MctJPq5s_unF3rgkh-b7oMdLH2OSeRz1DUD9kc8)

13) “Dal passato al futuro” (https://www.pianainforma.it/news/dal-passato-al-futuro?fbclid=IwAR1jPuwGMr30UUROsbAooajlIqLAbrmYzgAi6MjfG_d_xFVBc7IvSoOwC6U).

14) “Il futuro della nuova città della Piana”

(https://www.pianainforma.it/news/il-futuro-della-nuova-citta-della-piana-se-ne-e-discusso-a-san-giorgio-morgeto)

15) ALTANUM

(https://it.m.wikipedia.org/wiki/Altanum).

16) TAURIANUM

(https://it.m.wikipedia.org/wiki/Tauriana).

© Vincenzo Guerrisi. Tutti i diritti riservati.

SOLDATO GUERRISI DOMENICO 1921-1945

Nato a Polistena in provincia di Reggio Calabria il 26 agosto 1921, figlio primogenito del cav. Vincenzo e della sig. Concetta Pronestì, coniugato con Concetta Dieni. Chiamato alle armi alla fine del 1942, soldato del 52º Reggimento di Artiglieria – Divisione Fanteria Torino. Poesia al soldato Domenico Guerrisi per la ricorrenza del suo centenario

A gennaio del 1943, Domenico scrive una lettera alla famiglia da Bolzano: “Carissimo zio vi do notizia della mia ottima salute cosi spero sentire da voi e parenti, vi do purtroppo una notizia poco allegra, mi trovo in prigione denunciato, perché volevo tornare a casa”.(documento dell’8 settembre 1943 del Distretto Militare di Reggio Calabria). Mentre si trovava ristretto nel reclusorio militare di Peschiera del Garda di Verona per espiazione pena di sei anni e sei mesi, viene deportato in Germania in seguito all’evacuazione del carcere, ordinata dai tedeschi.

Rifiuta la RSI insieme agli altri carcerati del reclusorio militare di Peschiera del Garda, dopo l’8 settembre 1943 i detenuti e militari si ribellano e diventano i primi italiani in un campo di concentramento. Internato il 22 settembre nel campo di concentramento di Dachau, gli viene assegnano il numero di matricola 54230.

Trasferito nel campo di concentramento di Buchenwald nel dicembre del 1944, al suo arrivo viene registrato con il numero detenuto 101.172. Internato a Ohrdruf, che faceva parte del complesso concentrazionario di Buchenwald, dove le condizioni di vita erano molto povere; a partire da gennaio 1945 il sotto campo di Ohrdruf viene indicato come un sub-campo di Buchenwald.

Il 12 gennaio 1945 il Guerrisi, viene trasferito di nuovo al principale campo di Buchenwald con il numero di matricola 106.504, inserito nel blocco 67 (gruppo di detenuti malati e invalidi) sul posto di lavoro Unità “20 a”; il numero si riferisce alle persone “invalide” dove dovevano svolgere un lavoro semplice (fisicamente facile). All’inizio di aprile 1945 la SS ha costretto migliaia di prigionieri alle marce della morte, una marcia forzata di prigionieri, di guerra o altra natura, sottoposti a digiuno, fatiche fisiche estreme, esposizione agli elementi, esecuzioni sommarie o maltrattamenti che ne provocano la morte.

Deceduto a 23 anni, tra la fine di gennaio e aprile del 1945, con migliaia di deportati. Nei documenti di Dachau e Buchenwald, il cognome viene storpiato in Waris-Varis , Gvarisi-Guarisi, Guerresi. Gli conferiscono la Medaglia Croce al merito di guerra, e la Medaglia d’Onore alla memoria con riferimento sia agli Internati Militari Italiani (Italienische Militär-Internierte, IMI) sia ai civili.

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Onorificenze

 Distintivo d’onore per i patrioti “Volontari della libertà”

Croce al merito di guerra
«Deportato in Germania dopo l’8 settembre 1943»
Medaglia d’onore ai cittadini italiani deportati e internati
«Deportato in Germania dopo l’8 settembre 1943»
— Reggio Calabria, il 2 giugno 2017, è stata consegnata la Medaglia d’Onore alla Memoria di Domenico Rocco.

RiconoscimentI

Nel giugno 2019, viene esposto il busto in onore di Domenico Rocco Guerrisi, ad Anoia Superiore, nella Celebrazioni ad Anoia per la Festa della Repubblica Ripercorse le tappe fondamentali della conquista della libertà e dello Stato Repubblicano 3 giugno 2019.

Il 28 ottobre 2020 a Polistena nasce il gruppo ACDRG ”ASSOCIAZIONE CULTURALE DOMENICO ROCCO GUERRISI”. L’ associazione culturale prende il nome di Domenico Rocco Guerrisi ucciso dai nazisti nel 1945.

Note

  1.  100 ANNI DOPO…
  2.  Vincenzo Guerrisi, Monografia da Altanum a Polistena, territorio degli Itali-Morgeti, Booksprint, 26 gennaio 2021, ISBN 978-88-249-5308-5URL consultato il 3 ottobre 2021.
  3.  blasonariodellacalabria, L’ultima lettera Bolzano 12 gennaio 1943, su BLASONARIO DELLA CALABRIA, 26 settembre 2018. URL consultato il 3 ottobre 2021.
  4.  blasonariodellacalabria, Lettera di un militare, su LA VERA STORIA, 22 marzo 2019. URL consultato il 3 ottobre 2021.
  5.  dimenticatidistato, Nonno Domenico è finalmente uscito dall’oblio, su Dimenticati di Stato, 12 febbraio 2017. URL consultato il 3 ottobre 2021.
  6.  Sig. Domenico Guerrisi e sig. Nicolina Fonte di Polistena documenti dal 1700 al 1970 Guerrisi (famiglia)
  7.  vincenzoguerrisi, Un polistenese nei campi di concentramento nazisti, su TUTTO STORIA, 19 settembre 2018. URL consultato il 3 ottobre 2021.
  8.  Lucio Rodinò, Polistena: Conclusa la due giorni dedicata ai caduti di guerra, su Inquieto Notizie, 3 agosto 2011. URL consultato il 3 ottobre 2021.
  9.  Lettera del 12 gennaio 1943 Bolzano
  10.  artecheparla, VI CONSIGLIO UN LIBRO, su Arte che parla blog, 9 febbraio 2021. URL consultato il 3 ottobre 2021.
  11.  blasonariodellacalabria, Poesia al soldato Domenico Guerrisi per la ricorrenza del suo centenario, su LA VERA STORIA, 24 agosto 2021. URL consultato il 3 ottobre 2021.
  12.  https://anei.it/attachments/article/19/quaderno-1.pdf Un patrimonio di tutti: l’opera culturale e morale dell’A.N.E.I. – La resistenza nel Lager di Dachau
  13.  https://anei.it/documenti/ Un patrimonio di tutti: l’opera culturale e morale dell’A.N.E.I. I “Quaderni del centro di studi sulla deportazione e l’internamento”
  14.  Redazione, I primi italiani ribelli da Peschiera del Garda a Dachau, su La Bottega del Barbieri, 26 settembre 2017. URL consultato il 3 ottobre 2021.
  15.  International Tracing Service Große Allee 5-934454 Bad Arolsen Germania
  16.  National Archives and Registris Administration (NARA Washington) – Registri tedeschi catturati dalla seconda guerra mondiale – Buchenwald – Documenti del campo – Carte dei detenuti – Documenti dei prigionieri. Pagina libro matricola Dachau – Settembre 1943.
  17.  Fondazione memoria della deportazione
  18.  Libro d’oro delle famiglie nobili e notabili, Enzo Modulo Morosini
  19.  Sopravvissuto alla “marcia della morte”
  20.  Deportati a Dachau, Buchenwald, Gross Rosen, Natzweiler e Neuengamme
  21.  Deportati dimenticatidistato.com
  22.  Vincenzo Guerrisi Monografia da Altanum a Polistena Territorio degli Itali Morgeti libro documento, da pag. 314 a pag. 338
  23.  Giovanni Russo, Non dimenticateci! CADUTI E DISPERSI POLISTENESI NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE.
  24.  Regio decreto nº 571 del 4 maggio 1951. Ai catturati e deportati in Germania o in territori controllati dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e la deportazione si fosse protratta per un periodo di almeno cinque mesi. Parimenti avevano diritto tutti i caduti, i dispersi ed i morti nei campi di prigionia tedeschi o nipponici.
  25.  Comitato riconoscimenti ex IMI
  26.  Medaglia d’Onore Un riconoscimento morale per gli internati nei lager nazisti
  27.  2 Giugno, celebrazione a Reggio: ecco tutti gli insigniti
  28.  Regio decreto nº 1729 del 14 dicembre 1942 , aggiornato con legge nº 571 del 4 maggio 1951. Catturati e deportati in Germania o in territori controllati dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e la deportazione si fosse protratta per un periodo di almeno cinque mesi. Parimenti avevano diritto tutti i caduti, i dispersi ed i morti nei campi di prigionia tedeschi o nipponici.Croce al merito di guerra, 1ª concessione(decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1949, n. 773)
  29.  Le onorificenze della Repubblica Italiana – Quirinale
  30.  Le medaglie della prima e seconda guerra mondiale
  31.  Legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, commi 1271-1276
  32.  LETTERA ORDINE DEL 4 MAGGIO 2017_14850.pdf
  33.  Celebrazioni ad Anoia per la Festa della Repubblica
  34.  Articolo del 6 giugno, di Piero Catalano sul Quotidiano del Sud, Anoia festa della Repubblica 2019. ”PER NON DIMENTICARE LA NOSTRA REPUBBLICA”

Bibliografia

*Giovanni Russo, Non dimenticateci! CADUTI E DISPERSI POLISTENESI NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE 2011.
*Vincenzo Guerrisi, Monografia da Altanum a Polistena territorio degli Itali-Morgeti libro documenti 2021, ISBN 9788824953078.
*Enzo Modulo Morosini, Libro d’Oro delle Famiglie Nobili e Notabili 2022, ISBN – 978-88-945103-1-7.

Per comunicazioni inviare e-mail a: assculturaledrguerrisi@gmail.com

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I NOBILI NORMANNI GUERRISIUS NEL 1166

Articoli del BLASONARIO DELLA CALABRIA  

Le informazioni dell’articolo possono cambiare con il ritrovamento di nuovi documenti (per informazioni scrivere all’ A.C.D.R.G. E-mail assculturaledrguerrisi@gmail.com ) WARINIUS-GUERISIUS SIGNORE DI DOMFRONTWarinus de Metz e Aimeria de MontgomeryADELISE DI DOMFRONT E ROTROU II DI PERCHEDA WERINIUS DI POITOU A PETRUS GUERRISI DI PALERMO, Documenti del 1090 del nobile Guerrisius-GuerrisiGuerrisius di Hebert di Denoville 1094Guerrisius clericus beneficiario nel 1181 della chiesa di S. Pietro di BeneventoIl nobile giudice Guerrisi del 1186, Il giudice Guerrisius-Guerrisi di Dragonara documenti dal 1196 al 1213Nicolosi o Nicola Guerrisi di Messina 1275-1277 proprietario di naviNotarius Guirrisio-Guerrisii Petrus 1265-1281.

Guerrisius clericus beneficiario nel 1181 della chiesa di S. Pietro di Benevento

Documento del 1166, gennaio 1172, settembre 1184, febbraio-marzo-aprile del 1191, Guerrisius canonicus regularis subscripsi (Guerrisi canonico regolare sottoscritto). I canonici erano gli ecclesiastici iscritti nell’apposito registro (il kanṓn in greco, appunto) conservato presso ogni chiesa vescovile. I canonici si distinguevano per l’appartenenza al clero diocesano, e quindi per la diretta dipendenza dal vescovo. Generalmente i canonici di una cattedrale, concattedrale o collegiata hanno l’obbligo di recitare insieme la liturgia delle ore, o per lo meno alcune delle sue parti più importanti. Essi sono riuniti in capitoli, che possiedono spesso beni con i quali provvedono al mantenimento dei loro canonici. Nei secoli successivi, il termine passò ad indicare i chierici che assistevano il vescovo nella sua azione pastorale. Essi vivevano insieme a lui in vescovado e seguivano una regola comune o canone.

Libro, ”I DOCUMENTI INEDITI DELL’EPOCA NORMANNA IN SICILIA” per il Dot. Carlo Alberto Garufi

Dot. Carlo Alberto Garufi (1868-1948): Necessità di compilare i registi e i documenti dell’Epoca Normanna nell’ Italia Meridionale, e bisogno di ricercare gli Archivi per gli inediti; la ricerca in pochi centri di Sicilia ne ha dato 111.

Restringendoci all’Italia Meridionale e agli studi diplomatici relativi al basso medio-evo (sec. XI-XV), possiamo affermare che le ricerche sono state attive e feconde per il tempo anteriore alla fondazione della monarchia normanna, per il tempo svevo, per l’angioino e per l’aragonese.

L’epoca Normanna non ha avuto in vero la medesima sorte, e per noi dell’Italia Meridionale è di capitale importanza, giacchè a dirla col Cusa, <<la storia di quel tempo è tutta nostra, e forse per questo i dotti stranieri han lasciato a noi la cura di studiarla e d’illustrarla>>.

L’Archivio di Stato e Biblioteca Comunale di Palermo, e Tabulari vescovili e capitolari di Palermo, Morreale, Cefalù. L’Archivio di Stato mi forni ottimo materiale nei seguenti fondi: Tabulario vescovile di Cefalù, che comprende, otre a 31 pergamene del tempo, due Codici membranacei dei primi anni del sec. XIII. Il Tabulario di Morreale contiene i documenti latini appartenenti al Monastero di S. Maria Nuova di Morreale, che vanno dal 1115 maggio al 6 marzo 1550. Il primo foglio in carta contiene la descrizione brevissima della venuta dei Normanni in Sicilia: <<Normanni septemtrionalis homo interpretatus est, north danorum lingua septemtrio est, man, homo: Normanni vero prima origine gotici furere magnamque per insulam in aceano germanico etc….>>.

Nei documenti dell’epoca Normanna in Calabria e Sicilia (tabulario cap. Cefalù pergamena numero 20, 23, 32, 42, 43, 45, 60).

Pergamena numero 20, nel 1166 Martino di Bisignano dona alcune terre nel territorio di Palizzi alla chiesa di Cefalù in onore di Dio, di Maria e di San Domenico (pag. 95-96).

Firma dei Normanni, D. Ascitinus, D. Rogerius, D. Petrus, D. Petrus II, D. Ioannes, D. Girrisius, D. Petrus III, Engilbertus.

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Gennaio 1172, Bosone vescovo di Cefalu (dal 1157 al 1172 Dove riposa re Ruggero II: nella cattedrale di Palermo o a Cefalù? SIUSA – Curia arcivescovile di Cefalù), per evitare lite concede agli eredi di Mauro Blancabarba di Polizzi che amministrino la chiesa di s. Filippo, costruita da un loro antenato.

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Settembre 1184, Guidone vescovo di Cefalù concede a Cantagullano una bottega che avea comprato da tal Sinibaldo sita nella via che dal mare conduce alla città di Cefalù, pel censo di 20 tarì all’anno.

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Nell’aprile del 1185 Guglielmo II, a preghiera di due monaci del monastero di S. Maria di Giosafat, sulla fede dei testimoni, rinnova un privilegio di Ruggiero re, da loro perduto nel terremoto che distrusse la loro casa di Calabria.

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Nel maggio del 1185, Guidone vescovo di Cefalù, consente che Rainaldo del fu Roberto di S. Giovanni assuma la rettoria della chiesa di S. Nicola di Malvicino.

Aprile 1189, Mobilia moglie di Ruggiero di Cantore, dona alla chiesa di S. Maria di Girgenti alcune sue terre.

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Febbraio 1191, Guidone vescovo di Cefalù dona ad Arangia, povera ragazza nipote di frate Samuehl, una vigna in occasione del di lei matrimonio, coll’obligo di corrispondere ogni anno alla chiesa due libre di incenso.

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Marzo 1191, Guidone vescovo di Cefalù, conferma a Gregorio Lombardo i possedimenti che teneva in parte dalla chiesa e in parte avea comprati.

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Aprile 1191, Guido vescovo di Cefalù, col consenso del capitolo, dona una casa vicino la torre della città a Notaro Matteo d’Aversa, pel censo di tari 16 annuali.

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Il cognome Guerrisi viene inserito nel “Libro d’Oro delle Famiglie Nobili e Notabili”.

Il Presidente dell’Associazione Culturale ”Domenico Rocco Guerrisi”, ringrazia il Conte Dott. Enzo Modulo Morosini , Storico di Venezia e Studioso di Araldica, il cui Casato dei Morosini è iscritto nel “Libro dei Titolati Italiani” come Patrizi Veneti e Conti, che ha curato e sigillato la 6^ Edizione del 📖 Libro d’Oro delle Famiglie Nobili e Notabili. Libro di 1276 pagine, con annesso Armoriale Storico Generico Italiano edito a Vicenza nel 2022.

Breve storia sul cognome GUARRISI-GUERRISI

Le prime testimonianze del cognome Guerrisius in Italia risalgono al 1186. La famiglia era al servizio dei Normanni, il ramo di tale Casato era rappresentato da Guerrisius nobile soldato-giudice menzionato nel codice diplomatico del regno di Carlo I d’Angiò, e nei documenti del 1196 al 1213 della città di Dragonara un tempo sede vescovile, abitato scomparso nel territorio dell’odierna Torremaggiore in provincia di Foggia, dove il giudice vantava anche di diritti feudali.

Nei documenti inediti della famiglia Altavilla dell’epoca normanna in Sicilia viene menzionato nell’anno 1166, 1172, 1184, 1191 Guerrisius Canonicus (Guerrisi Canonico, tabulario di Cefalù pergamena numero 20, 23, 32, 42, 43, 45, 60).

Nei documenti del 1181 il Guerrisius- Clericus era beneficiario della chiesa di San Pietro di Benevento. Nei registri Angioini documenti del 1262 al 1269 troviamo il notaio Pietro Guerrisi di Palermo e nel 1275 al 1277 Nicola Guerrisi proprietario di navi, che con la sua nave detta Sant’ Antonio partiva da Palermo per portare a Venezia sale, grano e cibo provenienti dal meridione d’Italia.

In Calabria la famiglia Guerrisi è documentata con numerosi Arcipreti, civili, dottori, cavalieri. Fondatori di alcuni altari beneficiati e committenti di importanti chiese e statue. I documenti più importanti: La campana del 1635 (conservata nella chiesa di Santa Lucia di Maropati), lo stemma di San Giorgio Martire di Maropati dell’Arciprete Michele Guerrisi (1715-1806, conservato a Cinquefrondi, l’Arciprete don Michele fa ricostruire la chiesa di San Michele Arcangelo di Cinquefrondi distrutta dal terremoto del 1783), lo stemma di don Francesco Guerrisi coniugato con la sig. Francesca Politi di Tritanti di Maropati (don F. Guerrisi 1738-1798, viene sepolto nella chiesa di Santa Marina di Polistena, stemma in ghisa 50×50 raffigura un leone rampante tenente un’ ascia), l’Arciprete don Antonino Guerrisi (1760-1828) fa ricostruire la chiesa di Sant’Atenogene di Tritanti distrutta dal terremoto del 1783.

Nei documenti del 1800, troviamo la contrada Guerrisi di Tritanti, la contrada Guerrisi di Melicucco di Polistena e la contrada Guerrisi di Cinquefrondi. Stemma della famiglia Guerrisi di Maropati/Tritanti -Polistena : D’ORO AL LEONE DI ROSSO TENENTE UN’ASCIA DELLO STESSO. Stemma della famiglia Guerrisi di Cinquefrondi: D’ARGENTO AL LEONE DI ROSSO SOSTENUTO DA TRE MONTI DI VERDE ALL’ITALIANA USCENTI DALLA PUNTA, ACCOMPAGNATO IN CAPO DA UN CRESENTE DEL CAMPO ACCOSTATO DA DUE STELLE ( 8 ) D’ORO E NEL CANTON DESTRO DA UN SOLE DELLO STESSO; SUL TUTTO UNA BANDA D’AZZURRO ABBASSATA.

Documenti inseriti nel libro di 650 pagine, ”Monografia da Altanum a Polistena territorio degli Itali-Morgeti” libro documento gennaio 2021.

Il cognome Guerrisi viene inserito nel ”Libro d’Oro delle Famiglie Nobili e Notabili”

(https://associazioneculturaledomenicoroccoguerrisi.wordpr…).

Guerrisi dal nome germanico Warin-Waris che, tratto dalla radice war (o waran, “difesa”, “guardia”), può essere tradotto come “il difensore” (o “il protettore”, o “che difende”, o altre varianti sul tema). Le primi testimonianze in Italia del nobile Guerrisius Soldato-Giudice normanno si trovano nei documenti del 1160 della nobile famiglia Altavilla e poi d’Angiò, fonte libro di storia “Monografia da Altanum a Polistena territorio degli Itali-Morgeti” libro documento, di Vincenzo Guerrisi gennaio 2021.

1) Libro, ”I DOCUMENTI INEDITI DELL’EPOCA NORMANNA IN SICILIA” per il Dot. Carlo Alberto Garufi anno 1899 Palermo. Guerrisius pag. 148, 239, 241, 245. Guirrisius pag. 200. Guarrafius pag. 232 (https://archive.org/details/idocumentiinedit00garu/page/n9/mode/2up).

2) Monografia da Altanum a Polistena territorio degli Itali-Morgeti, libro documento – Vincenzo Guerrisi – gennaio 2021 BookSprintEdizioni

3) Guerrisi Genealogy and Guerrisi Family History Information https://www.geni.com/surnames/guerrisi?fbclid=IwAR0DlxAG9fn-Lkfr8nK-t4YVO_vP07UCuiktd-Zsjm_u87hfkpPTl-uq2R8

4) Il cognome Guerrisi viene inserito nel “Libro d’Oro delle Famiglie Nobili e Notabili”

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