Agostino Guerrisi e il mulino di Melicucco di Polistena del 1774
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Documenti della parrocchia di Tritanti (RC), atto di nascita, Agostino Guerrisi del 1774, figlio del sig. Francesco e Sig. Francesca Politi. Padrino Agostino Barone.
Il sig. Agostino sposa nella chiesa Santa Marina di Polistena la sig. Rosaria Pochì nel 1796 (Nicola Antonio Montiglia parroco chiesa Matrice dal 1783 al 1818), dalla loro unione nasce, Francesco 1799, Giuseppina 1805-1888, Caterina 1807 e Michele Angelo Marino 1811-1845.
Documenti della parrocchia di Polistena (Santa Marina), atto di morte del sig. Agostino Guarrisi-Guerrisi, anno 1813.
La famiglia Guerrisi di numerosi Arcipreti, Civili, Dottori, Cavalieri da Maropati-Tritanti alla fine del 1700 o forse prima acquista dei terreni e costruiscono il mulino della famiglia a Melicucco di Polistena vicino al fiume Sciarapotamo (dove ancora oggi rimane il nome di contrada Guerrisi). Questa famiglia arriva a Polistena alla fine del 1700 (come da documenti degli archivi di stato e dell’archivio della chiesa di Santa Marina di Polistena), nel quartiere sotto la Trinità, con Domenico Civile (figlio di Francesco Antonio) e con i figli di Agostino Proprietario (figlio di Francesco), Michele Angelo Marino, Caterina e Giuseppa, acquistano dei terreni, e addirittura si trovano dei documenti dove il loro cognome viene trasmesso a dei bambini Proietti (bambino abbandonato dai genitori in tenera età o non riconosciuto alla nascita).
Documenti della parrocchia di Polistena (Santa Marina), don Nicola Antonio Montiglia parroco della chiesa madre dal 1783 al 1818, atto di morte di don. Francesco Guerrisi anno 1798.
Documento riscritto da don Francesco Zerbi parroco della chiesa Santa Marina dal 1832 al 1868.
Atto di morte 409 chiesa Santa Marina di Polistena, tradotto dal latino all’ italiano, dal Curato don Francesco Zerbi e trascritto il 30 gennaio 1829. CERTIFICO IO QUI SOTTO CURATO DI QUESTO COMUNE DI POLISTENA CHE AVENDO CONTROLATO GLI ATTI DI MORTI IN DETTO COMUNE, HO TROVATO AL FOGLIO QUATTROCENTONOVE, CHE FRANCESCO GUARRISI VEDOVO DI FRANCESCA POLITI MORI’ IN ETA’ DI ANNI SESSANTA CIRCA ALLE ORE VENTI DEL MESE DI DICEMBRE DEL MILLE SETTECENTO NOVANTOTTO. IL SUO CADAVERE E’ STATO BENEDETTO DALL’ ECONOMO D. DOMENICO MORANDO, DOVE VIENE SEPOLTO NELLA CHIESA DI SANTA MARINA. MONTIGLIA ARCIPRETE (Nicola Antonio Montiglia parroco della chiesa madre dal 1783 al 1818)- SI A FIDES (in fede)- SERVE PER USO DI MATRIMONIO. POLISTENA TRENTA GENNAIO MILLE OTTOCENTO VENT’OTTO IL CURATO FRANCESCO CURATO ZERBI (Francesco Zerbi parroco della chiesa madre dal 1832 al 1868).
Documento dall’archivio di stato di Reggio Calabria, numero d’ordine 13 foglio 3.
Il sig. Agostino sposa la sig. Rosaria Pochì dalla loro unione nasce, il sig. Francesco 1799, sig. Giuseppina 1805-1888, sig. Caterina 1807 e sig. Michele Angelo Marino 1811-1845.
Anno 1811, oggi che sono il sette del mese di gennaio, avanti di noi sindaco Nicola Gerace incaricato del registro degli atti dello stato civile, è comparso Agostino Guerrisi (del 1774), di anni trentacinque di professione molinaro, ed ha presentato un bambino di sesso maschile nato dal matrimonio con Rosaria Pochì. Che originalmente si conserva nel volume delle cautele del presente registro, in vista dei testimoni Franco Sarleti di anni cinquanta e Domo Campisi di anni trentanove si sono imposti al bambino i seguenti nomi: Michelangelo, Marino.
Il mulino di Agostino Guerrisi si trovava sulla riva del fiume Sciarapotamo. Scierapotamo o anche Cherapotamus è uno dei torrenti che lambisce l’abitato di Maropati-Anoia-Melicucco. Un grazie all’ Ing. Tiziano Scattarreggia.Documento del Guerrisi, di Calabria ultra I’anno 1823.Era il primo settembre del 2019, le ricerche continuano. Alla ricerca con l’ Ing. Tiziano Scattarreggia, di quello che potrebbe rimanere di palazzo Guerrisi, e del vecchio mulino di Agostino Guerrisi (1774) di Melicucco di Polistena. Ringrazio l’ Ing. Scattarreggia, che mi fa notare la Contrada Guerresi-Guerrisi (vicino alla masseria Milano e Grio). La Contrada Guerresi forse prende il nome dai genitori di Agostino (una precedente contrada Guerrisi si trovava a Tritanti, terreni dei genitori di Agostino), Francesco Guerrisi che sposa Francesca Politi (avevano il mulino a Tritanti di Maropati della famiglia Politi). Melicucco, Masseria Milano e Grio, Contrada Guerrisi.Il vecchio Melicucco, dove un tempo si trovava l’antico abitato, inserisco alcune foto delle strutture più vecchie di Melicucco, con la foto di villa Niglia un tempo villa Rodinò Barone di Miglione.Guerrisi Domenico ufficiale dello stato civile e cancelliere (doc.1841, anni 1810 al 1818, nascite morti e atti di matrimoni del comune di Polistena) sindaco Felice Antonio Sigillo’ comune di Polistena (Melicucco).
Agostino Guerrisi (era del 1774), il figlio lo chiama Michelangelo Marino (questo nome non fu tramandato nei Guerrisi di Polistena). A Maropati il 21 febbraio 1758 furono spedite Bolle per la cappella dedicata a S. Antonio di Padova, eretta nella chiesa di S. Lucia, in favore del chierico Don Michelangelo Guerrisi della stessa località (I Guarrisi-Guerrisi di Maropati).
Di professione molinaro era Agostino, discendente dai Guerrisi di Maropati-Tritanti. Nel libro di Piromalli di Maropati; scrive che il 12 novembre 1862 (il regolamento di polizia urbana del comune), anche lontani dal paese e in prossimità di corsi di acqua dovevano essere collocati i trappeti per l’olio quelli esistenti erano di proprietà di Antonio Guerrisi fu Vincenzo e Antonino Guerrisi fu Domenico (trappeti tramandati dai l’oro antenati). Tuttavia, per impiantare un mulino, necessitava un’apposita autorizzazione per l’utilizzo dell’acqua prelevata dai fiumi.
Gli avi di Agostino Guerrisi, di Maropati-Tritanti . La prima Guarrise-Guarrisi-Guerrisi che conosciamo con questo cognome che arrivò a Polistena da Maropati, fu Elisabetta Guerrisi (dall’archivio parrocchiale della vecchia chiesa di Santa Marina Vergine di Polistena). Lo stemma della famiglia Guerrisi di Polistena-Melicucco del 1700
Due sono i Guerrisi, ufficiali dello stato civile e cancelliere nel comune di Polistena (Melicucco) e di Maropati (Tritanti). Guerrisi Domenico ufficiale dello stato civile e cancelliere (doc.1841, anni 1810 al 1818, nascite morti e atti di matrimoni c. Polistena) sindaco Felice Antonio Sigillo’ comune di Polistena. Guerrisi Francesco ufficiale dello stato civile doc. 1827-1828 cancelliere Giuseppe Jaconis, comune di Maropati.
Il Molinaro, più comunemente detto mugnaio ma anche: molinaro, mulinaro, tutte parole riferite quindi a chi lavorava in un mulino, lo gestiva o lo possedeva. La storia nome che indicava anche il proprietario o chi conduceva le attività del mulino, con ogni probabilità la parola indicava il mestiere svolto dai capostipiti, mugnai o lavoranti presso un mulino. Anche per quanto riguarda l’ araldica cognomi, tutto ciò che ha a che fare con il cognome Molinari ricorda il mulino, ad esempio nel blasone di quasi tutte le famiglie, spesso con il titolo di marchesi o conti, che portarono il cognome Molinari o una delle sue varianti come ad esempio Molineri, è raffigurata una ruota di mulino su fondo azzurro.
Il sig. Agostino Guerrisi muore nel 1813 a 39 anni, documento riscritto dal cancelliere Giuseppe Maria Curciarello il 29 Marzo del 1824.Ritrovato un altro documento importante, atto di morte di Agostino Guerrisi (1774), il defunto era il fratellastro di Fortunato Guerrisi (1779). Francesco Guerrisi (1738-1798) di Maropati-Tritanti si sposa con Francesca Politi di Tritante dalla loro unione nasce Agostino, il fratellastro Fortunato era figlio di Francesco (1738-1798) e Rosaria Policriti.
Il 25 giugno 1813, alle ore 19 si dichiara la morte di Agostino Guerrisi di 39 anni, i testimoni Fortunato Guerrisi Tritanti e Domenico Campisi. Fortunato Guerrisi fornaio di Polistena del 1779. Documento riscritto per uso di matrimonio, Polistena 19 settembre 1863.Atto di nascita del 1799 di Francesco Guerrisi, figlio del sig. Agostino (di Francesco e Francesca Politi di Tritanti-Maropati imparentati con i Gallizzi-Politi-Lombardo) e sig. Rosaria Pochi. La famiglia di Agostino si sposta forse per matrimonio da Tritanti-Maropati a Melicucco di Polistena e i figli a Polistena.Atto di nascita del 1805 di Mariantonia Giuseppa Guerrisi, figlia del sig. Agostino (di Francesco e Francesca Politi di Tritanti-Maropati imparentati con i Gallizzi-Politi-Lombardo) e sig. Rosaria Pochi, comare Antonia Jerace il Reverendo don Carlo Candiloro. La famiglia di Agostino si sposta forse per matrimonio da Tritanti-Maropati a Melicucco di Polistena e i figli a Polistena.Atto di morte del 1880, Giuseppa Guerrisi 1805-1880, figlia del sig. Agostino (di Francesco e Francesca Politi di Tritanti-Maropati imparentati con i Gallizzi-Politi-Lombardo) e sig. Rosaria Pochi.Atto di nascita del 1807 di Fortunata Francesca Caterina, figlia del sig. Agostino (di Francesco e Francesca Politi di Tritanti-Maropati imparentati con i Gallizzi-Politi-Lombardo) e sig. Rosaria Pochi, il Reverendo don Carlo Candiloro. La famiglia di Agostino si sposta forse per matrimonio da Tritanti-Maropati a Melicucco di Polistena e i figli a Polistena.Documenti anno 1834, su Giovan Battista (trovatello) prende il cognome Guerrisi, dalla sig. Caterina figlia di Agostino di Melicucco di Polistena.Nei documenti di morte del 1833, 1834 e 1838, le sorelle Giuseppina e Caterina Guerrisi, nipoti del sig. Francesco e sig. Francesca Politi (di Tritanti-Maropati figlie di Agostino di Tritanti-Melicucco), sono residenti nel quartiere sotto la Trinità di Polistena, troviamo la nutrice-allevatrice Giuseppina che da il suo cognome a dei trovatelli-Proietti; nel 1833 il nome di Santo morto a giorni otto, nel 1834 il nome di Domenico morto a mesi sedici, nel 1838 il nome di Teresa morta a tre anni, nel 1834 al numero di ordinanza 110 l’allevatrice Caterina da il nome a Teresa proietta morta di giorni sei. Scattareggia, Dominici, De Felice, Guerrisi, Lombardo, Curciarello.Maropati Tritanti-Melicucco di Polistena Guerrisi dal 1733
Lo Sciarapotamo, col quale il nostro territorio confina verso tramontana, il Vacale, che gli è di confine a mezzogiorno, ed il Jerapotamo e il Jerulli, che vi corrono per mezzo, sono i torrenti che formano direi così lo stato idrografico del nostro Comune. Questi, per quanto abbondino di acque nella invernale stagione, altrettanto ne son poveri nell’estiva. In questa sopperiscono a pena al bisogno dei campi; e dove avviene che sia lunga siccità, neppure a ciò son bastevoli. Il loro corso è rapidissimo; e par che serbi un pendio medio del cinque per cento. E’ a dolersi che cosiffatti torrenti si lascino direi quasi senza alcuna arginatura: d’onde avviene che nelle grandi alluvioni straripando apportino gravissimi danni. Si ricordano infatti con raccapriccio le alluvioni dell’Ottobre 1770, e quelle del Novembre 1855. In queste ultime il Jerapotamo gonfiossi a segno che nel precipitevole corso trasse seco quante vi erano abitazioni e giardini lunghesso le sponde; e, quello che fa più meraviglia, i soliti ponti che lo cavalcano; tra i quali uno a volta di pietra, che da tre secoli sosteneva l’impeto del ruinoso torrente (fonte che usa il Valensise; Questo ponte fu ricostruito sotto il sindacato del benemerito Cav. D. Saverio Rodinò, e furono deputati alla buona direzione dell’ opera gli onorevoli Signori D. Giovanbattista Valensise, Dottor D. Giovanni Tigani di Francesco, Dottor D. Domenico Cannata).
MOS. DOMENICO MARIA VALENSISE IN MONOGRAFIA DI POLISTENA 1863.
3) Bollari dei vescovi di Mileto, di F. Von Lobstein pag.148 secondo bollario numero 763 (f.135.r.). 1 ottobre 1723 furono spedite delle bolle in favore del chierico Michelangelo Guerrisi di Maropati, su presentazione del padre chierico coniugato Domenico Guerrisi, per la cappellania vitalizia, con onore di una messa a settimana da celebrare nell’altare di S.Antonio di Padova, eretta nella chiesa di Santa Lucia di Maropati, per legato del fu Pietro Guerrisi.
4) Don Michelangelo Guerrisi nato a Cinquefrondi nel 1750 morto nel 1782 figlio di Teresa Fazzari, atto di morte chiesa Matrice di Cinquefrondi.
5) In Polistena nelle immagini di ieri, libro di Giovanni Russo, a pag. 158 c’è la foto del vecchio mulino ad acqua di Contrada F. Arena, prima della demolizione avvenuta negli anni ’80.
6) Antonio Policriti, LA VITA è BELLA se… la sappiamo vivere e apprezzare, terreni di proprietà famiglia Pochì sito in Contrada Santa Maria La Vecchia 1800-1934.
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